Perché è importante saper studiare al meglio ottimizzando tempo e concentrazione

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Oggi più che mai, ci troviamo davanti a una sfida epocale. Quale, di preciso? Il fatto di conciliare l’accesso al sapere nelle sue numerose sfaccettature – che non è mai stato così disponibile – e i continui stimoli che ci arrivano in particolare da device come gli smartphone. Per rendersi conto della loro portata, basta chiamare in causa una parola su tutte: notifica!

Intervenire con le strategie giuste per ottimizzare tempo e concentrazione è cruciale. I motivi sono diversi e tra questi è possibile citare il fatto che, a lungo andare, deconcentrarsi porta a vivere una situazione di forte stress fisico, ad accumulare impegni su impegni e, per molti professionisti, a passare più tempo del dovuto davanti allo schermo del pc.

Per fortuna, come vedremo tra poco, esistono diverse strategie che permettono di risolvere il problema e di acquisire quella capacità di concentrazione che, soprattutto da quanto lo smartphone è diventato un compagno così pervasivo delle nostre vite, abbiamo, di fatto, disimparato a gestire.

L’attenzione sul respiro

Negli ultimi tempi, si sono fatte strada diverse tecniche di concentrazione molto efficaci. Una delle più popolari – e anche delle più semplici – prevede il fatto di concentrarsi sul respiro. Esercizio di Mindfulness fondamentale, si basa sul fatto di portare l’attenzione, con un approccio non giudicante, sul movimento dell’addome e sull’aria che entra e che esce.

L’importanza del riposo

Può sembrare un consiglio banale, ma se ci si ferma a riflettere non lo è affatto. Nel momento in cui si punta a ottimizzare la concentrazione e a studiare meglio, bisogna avere alle spalle un adeguato riposo. La stanchezza, infatti, porta a mettere da parte l’attenzione e a ricercare attività che, rispetto allo studio o al lavoro, richiedono uno sforzo inferiore.

Allenati costantemente

Come si dice spesso: mens sana in corpore sano. Pochi detti latini possono essere considerati veri come quello appena riportato. Spesso, purtroppo, ci dimentichiamo che, grazie all’esercizio fisico, possiamo far arrivare più ossigeno al cervello e, di fatto, aiutarlo a funzionare in maniera più efficiente.

Attenzione: non c’è bisogno di strafare. Il rischio, in tal caso, è quello di sfociare nella sopra citata stanchezza. Il corpo va rispettato ed è opportuno procedere per gradi, senza andare oltre alle proprie capacità. Può bastare, per esempio, una camminata a passo sostenuto all’aria aperta prima di cominciare la giornata per favorire il mantenimento della concentrazione. Provare per credere!

Se si opta per allenamenti più complessi, il consiglio è quello di farsi seguire da un personal trainer. Il respiro quando si fa attività fisica deve essere gestito con attenzione per non rischiare danni ai muscoli o di sentirsi troppo affaticati.

Sfrutta il web (con buonsenso)

Il web è una risorsa che definire preziosa è dire poco. Quando lo si chiama in causa, è possibile citare la possibilità, in pochi click, di accedere a tantissime risorse dedicate all’ottimizzazione della concentrazione (articoli di blog, video, e-book). Sicuramente articoli per studiare meglio questi aspetti della vita e della crescita personale puoi trovarli qui.

Come specificato nel titolo di questo paragrafo, è necessario mettere in primo piano il buonsenso. Ciò significa darsi un tempo quotidiano di studio e non superarlo. Dal momento che la curiosità ci mette sempre lo zampino, se si ha paura di lasciarsi prendere la mano mentre si lavora si possono scaricare delle estensioni per il browser che bloccano tutto quello che, in quel momento, non è utile al completamento di una determinata task.

Ovviamente lo stesso si può fare con lo smartphone, altro strumento utile per reperire risorse sulla crescita personale. Quando si lavora, però, bisogna farlo a testa bassa. Ecco perché è il caso, se si sa già di rischiare di cadere in tentazione, di scaricare delle app ad hoc per bloccarlo per tutto il tempo che serve a completare una task. Ovviamente le chiamate in entrata rimangono attive.